Ci sembra di essere immensamente ricchi
primissima cosa in ordine di disposizione è l'improvvisa partenza di Piero. Ieri sera è stato dimesso e mandato con la massima celerità a Legnano dove, molto probabilmente, rimarrà fino al giorno in cui sarà congedato.
Stamattina ho telefonato a D'Innella acché si dia da fare per l'avvicinamento dato che, stando a ciò che ha detto Piero, è una persona molto influente e se vuole può fare qualcosa. Personalmente ho poca fiducia di questa gente e sono certa che se avessi fatto come le altre volte di testa mia e non avessi avuto affidamento in nessuno, anche questa volta un altro mese di convalescenza a Piero non lo toglieva nessuno. Comunque doveva andare così ed ora non ci resta che sperare nell'avvicinamento e in un giorno migliore.
Dirle cosa significa per me non avere Piero vicino è inutile, sono talmente abituata alle sue cure che il ritrovarmi nuovamente sola è un vero tormento. Anche per lui questa volta la batosta è stata forte e immagino quanto gli sia stato duro staccarsi da me e in modo particolare dal bambino proprio ora che incominciava a conoscerlo. Purtroppo si stava tirando troppo la corda e devo ringraziare il Signore per averlo avuto vicino nei momenti più duri.
Il suo interessamento nei miei riguardi e del piccolo mi hanno commossa come sempre ed aiutata a sollevare di molto il mio morale a terra nel vero senso della parola. Non si preoccupi per il bambino perché è in buone mani e si fa l'impossibile acché non gli venga a mancare nulla. Ogni settimana lo faccio visitare dal professor Ungari, mio professore e primario dell'Ospedale Bambino Gesù, il quale si congratula sempre con me per il fatto che il bambino oltre a crescere bene è anche molto bello. A parte il fatto che agli occhi della mamma i figli sono sempre belli, Pierangelo è davvero meraviglioso e proprio ieri in tram è diventato il centro dell'attrazione.
Io e Piero siamo orgogliosi di lui (come lo sarà lei quando avrà modo di averlo vicino) e ci rende così felici che, se anche abbiamo mille preoccupazioni, tutte quelle di una famiglia alle prime armi, ci sembra di essere immensamente ricchi.
Ancora una volta la ringrazio per tutto ciò che ha fatto e fa per noi, non le nascondo che tutto questo mi mette in imbarazzo e spero in un giorno migliore per ricambiare tutto l'affetto che ha per Piero, Pierangelo e me.
Per il momento non ho bisogno di nulla in quanto, dal momento che sto sola, non vengo incontro a molte spese, anche perché ho un po' di provviste varie con le quali posso tirare avanti per un po' di tempo.
Tolte £6000 di pigione, spendo in media alla settimana tra le scatole di biscotti per Pierangelo (da una settimana circa a merenda gli do un biscotto al plasmon cotto nell'acqua e in più il latte mio) e spese varie meno di £1000.
In quanto al vestiario Pierangelo è al completo di tutto anche perché in previsione di un parto gemellare avevo preparato due corredini e quindi la prego di non fare cose impossibili. Io per il momento, per il bene del bambino, ritengo opportuno restare a Roma, e per il clima, e per tutto il resto, per quanto sinceramente parlando preferirei trasferirmi a Bari quando Piero si congeda. Tramite il Vescovo e altra gente del ramo ecclesiastico mi stanno trovando un impiego a Bari e quindici giorni prima di iniziare a lavorare mi trasferisco.
La commare di Pierangelo mi sta molto vicino e gran parte della giornata la passa con me.
Pierangelo piange da un pezzo per cui debbo lasciarla, anche se a malincuore, perché almeno per corrispondenza vorrei averla sempre vicino.
Dal momento che sono sola l'unica cosa a cui mi aggrappo è la posta, quindi se può scrivermi spesso lo faccia pure e mi renderà felice.
Baci cari da Pierangelo e da me tante affettuosità, eppoi tante.
Sono le uniche parole che mi sono rimaste di te, mamma. Che ne sapevi che quei progetti si sarebbero infranti contro un parabrezza appena sei mesi dopo, in quell'ultimo definitivo abbraccio? Ma forse si vede chiaramente dalle tue parole d'amore che il tuo progetto più grande ero io e per questo mi dovevo salvare io. E ancora adesso questo pensiero mi aiuta ad andare avanti nei momenti di sconforto. Eri fantastica anche con tuo suocero: quel dare del lei non è distanza ma rispetto, come forse non si usa più. Poi mi hanno cresciuto loro e sono stati veramente bravi. Grazie a tutti e un bacio in questo giorno speciale dedicato alle Mamme.
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