Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Roberto Vecchioni - Chiamami ancora amore - 2011
E per la barca che è volata in cielo
che i bimbi ancora stavano a giocare
che gli avrei regalato il mare intero
pur di vedermeli arrivare;
per il poeta che non può cantare,
per l’operaio che non ha più il suo lavoro,
per chi ha vent’anni e se ne sta a morire
in un deserto come in un porcile
e per tutti i ragazzi e le ragazze
che difendono un libro, un libro vero
così belli a gridare nelle piazze,
perché stanno uccidendo il pensiero.
Per il bastardo che sta sempre al sole,
per il vigliacco che nasconde il cuore,
per la nostra memoria gettata al vento
da questi signori del dolore.
Chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
che questa maledetta notte
dovrà pur finire,
perché la riempiremo noi da qui
di musica e di parole
Chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
in questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo
chiamami ancora amore
chiamami ancora amore
chiamami sempre amore.
Perché le idee sono come farfalle
che non puoi togliergli le ali
perché le idee sono come le stelle
che non le spengono i temporali
perché le idee sono voci di madre
che credevano di avere perso
e sono come il sorriso di Dio
in questo sputo di Universo.
Chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e parole
Chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
continua a scrivere la vita
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
che è così vera in ogni uomo
chiamami ancora amore
chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
Chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e parole
Chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
in questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo
chiamami ancora amore…
…perché noi siamo AMORE.
In questa intervista il commento al brano da parte dell'autore stesso.
E qui il brano interpretato con il contributo della PFM
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