Sorelle d'Italia
Pare che ci sia stata polemica contro questo spot.
Si stracciano le vesti per l'accostamento del "Canto degli italiani" alle "calze da donna" (due volte dispregiativo, come dire "pezze da piedi").
A me è piaciuto, perché le donne ritratte sono ragazze di tutti i giorni, senza nessuna concessione al feticismo delle calze e perché il messaggio è che se si risvegliano le donne il futuro è rosa.
Gli ipocriti indignati sono gente per cui "trenta denari" non ricorda lo spessore di un paio di calze, ma il prezzo con cui ricompensare Giuda, o il corrispettivo di una prestazione sessuale a pagamento.
Nella nuova campagna 2010, lo spot è stato rilanciato in versione solo strumentale e con la melodia camuffata. Lo potete constatare qui.
Ipocrisie su ipocrisie, anche perché parlare ancora di sorelle d'Italia, mentre si chiude la Omsa di Faenza per delocalizzarla in Serbia, suona abbastanza stonato. A meno che le operaie siano considerate meno sorelle delle altre.
Si stracciano le vesti per l'accostamento del "Canto degli italiani" alle "calze da donna" (due volte dispregiativo, come dire "pezze da piedi").
A me è piaciuto, perché le donne ritratte sono ragazze di tutti i giorni, senza nessuna concessione al feticismo delle calze e perché il messaggio è che se si risvegliano le donne il futuro è rosa.
Gli ipocriti indignati sono gente per cui "trenta denari" non ricorda lo spessore di un paio di calze, ma il prezzo con cui ricompensare Giuda, o il corrispettivo di una prestazione sessuale a pagamento.
Nella nuova campagna 2010, lo spot è stato rilanciato in versione solo strumentale e con la melodia camuffata. Lo potete constatare qui.
Ipocrisie su ipocrisie, anche perché parlare ancora di sorelle d'Italia, mentre si chiude la Omsa di Faenza per delocalizzarla in Serbia, suona abbastanza stonato. A meno che le operaie siano considerate meno sorelle delle altre.
Commenti
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Un saluto
Kemi