L'edera
Molti anni fa, quando non eravamo ancora marito e moglie, in un pomeriggio di marzo o aprile, lungo le rive di un lago, un poco scherzando, un poco sul serio, colsi al piede di un abete un breve ramo di edera, simbolo di fedeltà dei sentimenti, per ricordo di quella passeggiata tranquilla ultima di un'età della nostra vita. Senza turbamento non so guardarla. La luce ha scolorito a poco a poco le foglie che erano verdi e nere. Mutamenti impercettibili, sintesi molto lente, alterazioni invisibili. Come se non vent'anni ma molti secoli fossero passati. Ora quel ramo somiglia tante cose che inutile è qui nominare. Pure, solo così impallidendo, ha vissuto. Se una volta era degno di sorriso ora è più somigliante figura d'amore. Franco Fortini - Una volta per sempre (1963) |
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