Ricottari
Dalle mie parti si dice così. È un epiteto fortemente offensivo, quando lo si usa in senso figurato. Però quando ci vuole ci vuole e lo sappiamo usare a proposito.
Antonio Di Pietro ha ragione. Lo squallore è impressionante.
Brecht e Pasolini vedevano nei bassifondi una forza poetica che li attraeva. Proprio quello che manca del tutto negli altifondi.
La ballata del magnaccia
da "L'opera da tre soldi" di Brecht - Weill
Milly e Tino Carraro
Antonio Di Pietro ha ragione. Lo squallore è impressionante.
Brecht e Pasolini vedevano nei bassifondi una forza poetica che li attraeva. Proprio quello che manca del tutto negli altifondi.
La ballata del magnaccia
da "L'opera da tre soldi" di Brecht - Weill
Milly e Tino Carraro
Ricordi tu quel tempo che fuggì quando si stava insieme notte e dì grazie ai clienti che portavo a te tu mi vestivi dalla testa ai piè così va il mondo va anche così se poi veniva uno dei tanti me ne uscivo allora dal letto e mi bevevo un bel cicchetto e poi correvo a ritirare il grano e gli dicevo prego torni presto qui ed ho passato cinque mesi e più in quel bordello ove eri chiusa tu | O giorni belli che passammo là a far l'amore in piena libertà e quando a soldi si era un po' nei guai tu mi dicevi: come non lo sai? della camicia a meno si fa e allora io diventavo un po' cattiva ti rinfacciavo le porcate che facevi e tu mi davi un cazzottone in bocca e andavo a letto con la faccia blu eppure mai dimenticar potrò quel caro luogo e quanto ci si amò |
Sesso, consolazione della miseria! Pier Paolo Pasolini - La religione del mio tempo La puttana è una regina, il suo trono è un rudere, la sua terra un pezzo di merdoso prato, il suo scettro una borsetta di vernice rossa: abbaia nella notte, sporca e feroce come un'antica madre: difende il suo possesso e la sua vita. I magnaccia, attorno, a frotte, gonfi e sbattuti, coi loro baffi brindisi o slavi, sono capi, reggenti: combinano nel buio, i loro affari di cento lire, ammiccando in silenzio, scambiandosi parole d'ordine: il mondo, escluso, tace intorno a loro, che se ne sono esclusi, silenziose carogne di rapaci. Ma nei rifiuti del mondo, nasce un nuovo mondo: nascono leggi nuove dove non c'è più legge; nasce un nuovo onore dove onore è il disonore… Nascono potenze e nobiltà, feroci, nei mucchi di tuguri, nei luoghi sconfinati dove credi che la città finisca, e dove invece ricomincia, nemica, ricomincia per migliaia di volte, con ponti e labirinti, cantieri e sterri, dietro mareggiate di grattacieli, che coprono interi orizzonti. Nella facilità dell'amore il miserabile si sente uomo: fonda la fiducia nella vita, fino a disprezzare chi ha altra vita. I figli si gettano all'avventura sicuri d'essere in un mondo che di loro, del loro sesso, ha paura. La loro pietà è nell'essere spietati, la loro forza nella leggerezza, la loro speranza nel non avere speranza. |
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