Apprendistato!
Il presidente del consiglio in pectore nella sua prima conferenza stampa al minuto 08:12 pone la seguente priorità nell'azione del futuro governo:
Mi direte, sei prevenuto nei suoi confronti, non gliene lasci mai passare una, ma credo che difficilmente ci si riesca ad imbattere in un linguaggio così approssimativo.
La scuola non sforna i ragazzi, che non sono pagnotte.
Benissimo due lingue è un grave problema della scuola italiana, dove anche i livelli di apprendimento della prima lingua (diciamo l'inglese) sono una catastrofe. Non basta dire che se ne insegnano due per ottenerne una diffusa padronanza. Quando nel quinquennio Moratti hanno introdotto la seconda lingua alla scuola media, l'hanno fatto sacrificando le ore della prima. I risultati con due ore settimanali non possono andare oltre The pen is on the table e Je suis Catherine Deneuve. Figuriamoci un'altra ancóra. Poi il problema principale è la conoscenza della lingua madre, ma su quello meglio non insistere, vero, altrimenti capiscono le puttanate che dice. Non ho mai visto Berlusconi parlare in inglese e anzi lo sfido ad una conversation, così ci divertiamo.
Conoscano bene il computer internet eccetera. Due settimane fa ha confessato che lui per primo non ne capisce un cazzo. Un ragazzo di terza media lo smerderebbe senza sforzo. Il problema è che non sanno la matematica, ma per lui non è una priorità.
Poi la polpetta avvelenata. Perché devono andare in azienda dai 15 ai 18 anni? Per avere chiari i comportamenti che si devono tenere nel mondo del lavoro.
Quali? Il capo ha sempre ragione? La pausa caffè? Come cadere da un'impalcatura restando illesi? Il mobbing? La collega scosciata? L'arrivismo e il leccaculismo?
Ma la cosa più inquietante è il termine usato. Finora l'avevano chiamata alternanza scuola lavoro e già c'era assai da ridire, come scrissi qui tre anni fa. Ma adesso parla di apprendistato e rigorosamente presso aziende private.
Che stronzo Geppetto, che per dare un futuro a Pinocchio si vendette la giacchetta per comprargli l'abbecedario. Perché secondo lui doveva diventare "un bambino vero"! Che buonismo inutile: se non aveva voglia di studiare, molto meglio mandarlo a bottega a fare l'apprendista. I nostri competitors fanno cucire i palloni ai ragazzini, quelli sì che pensano al futuro dei giovani, cribbio!
"Ri-tireremo fuori la riforma della scuola, le tre i, che possa portare la scuola a sfornare dei ragazzi a 18 anni che sappiano benissimo 2 lingue, più un'altra ancóra, che conoscano benissimo il computer internet eccetera, che abbiano anche chiari i comportamenti che si devono tenere nel mondo del lavoro, vi ricordate dai 15 ai 18 anni un quarto del tempo degli studenti dovrà essere dedicato all'apprendistato presso aziende private e questo credo che sia un fatto importante perché i giovani sono il nostro futuro e dobbiamo consegnare al nostro futuro dei giovani che siano assolutamente preparati e che uscendo dalla scuola possano realizzarsi immediatamente in Italia, in Europa, nel mondo"
Mi direte, sei prevenuto nei suoi confronti, non gliene lasci mai passare una, ma credo che difficilmente ci si riesca ad imbattere in un linguaggio così approssimativo.
La scuola non sforna i ragazzi, che non sono pagnotte.
Benissimo due lingue è un grave problema della scuola italiana, dove anche i livelli di apprendimento della prima lingua (diciamo l'inglese) sono una catastrofe. Non basta dire che se ne insegnano due per ottenerne una diffusa padronanza. Quando nel quinquennio Moratti hanno introdotto la seconda lingua alla scuola media, l'hanno fatto sacrificando le ore della prima. I risultati con due ore settimanali non possono andare oltre The pen is on the table e Je suis Catherine Deneuve. Figuriamoci un'altra ancóra. Poi il problema principale è la conoscenza della lingua madre, ma su quello meglio non insistere, vero, altrimenti capiscono le puttanate che dice. Non ho mai visto Berlusconi parlare in inglese e anzi lo sfido ad una conversation, così ci divertiamo.
Conoscano bene il computer internet eccetera. Due settimane fa ha confessato che lui per primo non ne capisce un cazzo. Un ragazzo di terza media lo smerderebbe senza sforzo. Il problema è che non sanno la matematica, ma per lui non è una priorità.
Poi la polpetta avvelenata. Perché devono andare in azienda dai 15 ai 18 anni? Per avere chiari i comportamenti che si devono tenere nel mondo del lavoro.
Quali? Il capo ha sempre ragione? La pausa caffè? Come cadere da un'impalcatura restando illesi? Il mobbing? La collega scosciata? L'arrivismo e il leccaculismo?
Ma la cosa più inquietante è il termine usato. Finora l'avevano chiamata alternanza scuola lavoro e già c'era assai da ridire, come scrissi qui tre anni fa. Ma adesso parla di apprendistato e rigorosamente presso aziende private.
Che stronzo Geppetto, che per dare un futuro a Pinocchio si vendette la giacchetta per comprargli l'abbecedario. Perché secondo lui doveva diventare "un bambino vero"! Che buonismo inutile: se non aveva voglia di studiare, molto meglio mandarlo a bottega a fare l'apprendista. I nostri competitors fanno cucire i palloni ai ragazzini, quelli sì che pensano al futuro dei giovani, cribbio!
La scuola sarà sempre meglio della merda
Commenti
(scusa la battutaccia, oggi va cosi')
ciao