La non-demande en mariage

Questa canzone fu dedicata da Brassens alla sua compagna di vita Joha Heiman. I due non vissero mai assieme e non ebbero figli, nonostante ciò restarono uniti fino all'ultimo giorno di vita del cantautore.
A Montmartre ogni anno, ispirati da questa canzone, celebrano il non-matrimonio di massa.





La non-demande en mariage (1966)

di Georges Brassens

Ma mie, de grâce, ne mettons
Pas sous la gorge à Cupidon
Sa propre flèche
Tant d'amoureux l'ont essayé
Qui, de leur bonheur, ont payé
Ce sacrilège…

R:
J'ai l'honneur de
Ne pas te
demander ta main
Ne gravons pas
Nos noms au bas
D'un parchemin

Laissons le champs libre à l'oiseau
Nous seront tous les deux
prisonniers sur parole
Au diable les maîtresses queux
Qui attachent les cœurs aux queues
Des casseroles!

+R:

Vénus se fait vielle souvent
Elle perd son latin devant
La lèchefrite
A aucun prix, moi je ne veux
Effeuiller dans le pot-au-feu
La marguerite

+R:

On leur ôte bien des attraits
En dévoilant trop les secrets
De Mélusine
L'encre des billets doux pâlit
Vite entre les feuillets
des livres de cuisine.

+R:

Il peut sembler de tout repos
De mettre à l'ombre, au fond d'un pot
De confiture
La jolie pomme défendue
Mais elle est cuite, elle a perdu
Son goût "nature"

+R:

De servante n'ai pas besoin
Et du ménage et de ses soins
Je te dispense
Qu'en éternelle fiancée
A la dame de mes pensées
Toujours je pense

+R:
La non domanda di matrimonio

traduzione di Nanni Svampa

Tesoro mio, non mi fido,
non rivoltiamo su cupido
quella sua freccia.
Innamorati che han provato
purtroppo hanno già pagato
il voltafaccia
Ho il grande onore
di non chieder la tua mano…
Né sindaco, né prete
no, noi non firmiamo!

Andiamo avanti come ieri,
sulla parola "prigionieri"
ma senza briglie.
Ci sono casalinghe ancora
che vogliono infilare i cuori
tra le stoviglie.
Ho il grande onore…

Se Venere si lascia andare,
invecchia nell'assaporare
il polpettone.
Ma io non finirò a cercare
la margherita da sfogliare
nel minestrone.
Ho il grande onore…

Vorrei che ci fosse amica mia
magari un po' di fantasia,
oltre alle tette.
La dolce lettera d'amore
fa presto ad ingiallire, e muore,
fra le ricette.
Ho il grande onore…

E non mi piace trasformare
in marmellata, e conservare,
la mela proibita.
Che poi si perde tutto il gusto,
se chiusa in un vasetto angusto,
tutta la vita.
Ho il grande onore…

Non cerco chi mi fa la spesa,
e dai lavori della casa
io ti dispenso.
Come un'eterna fidanzata,
io sempre alla mia donna amata,
comunque penso.
Ho il grande onore…

La non-domanda di matrimonio

Versione italiana di Carlo Ferrari, 2002

Nessun lucchetto sul nostro amore,
incatenare anche il tuo cuore
sarebbe un dispregio.
Quelli che già ci hanno provato
con l'infelicità hanno pagato
il sacrilegio.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

Che anche domani sia come ieri,
restiamo liberi prigionieri
sulla parola.
Vadano al diavolo le promesse
che poi annegano se stesse
nella casseruola.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

Venere spesso diventa vecchia
in quella pentola dove si specchia
per lunghi anni.
Ed io non voglio assolutamente
reggere il manico continuamente
dei nostri affanni.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

Non c'è bisogno di confetti,
diventeranno lisi i biglietti
dei baci Perugina,
perché l'inchiostro poi sbiadisce
come il profumo che svanisce
dalla cucina.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

E se finisce in confettura
la mela, quando è già matura,
è cosa normale.
Però la bella mela proibita
cuocendo perde la sua vita,
il gusto naturale.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

Dai lacci di una donna a ore,
te lo prometto sul mio onore,
io ti dispenso.
Perché a un'eterna fidanzata,
promessa eterna, eterna amata
sempre io penso.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.


Aggiornamento del 29.10.2007
Trovo sul blog Diario per naviganti questo post che propone due testi bellissimi di un'altra canzone di Brassens e di una di Jacques Brel. Musicalmente, specialmente Brel, sono troppo francesi, ma i testi sono delle perle, che molti scopriranno per la prima volta. Sul tema della canzone di Brassens, ecco anche una splendida canzone di Marco Masini, e anche una chicca di Domenico Modugno:


Io non ti sposerò
Marco Masini - Il mio cammino - 2003

Io non ti sposerò
perché non sarei io
la vita la vivrò
amando a modo mio
io non pronuncerò
le solite promesse
davanti alla città
e a un Dio che io… non so…
io non ti sposerò!
Per bruciare lentamente ogni emozione
e cadere in braccio all'abitudine
per addormentarsi alla televisione in pantofole…
Io non ti sposerò
per credere all'idea
che quando lo farò
sarai per sempre mia
non ti regalerò
carezze e tradimenti
la nostra dignità
io la difenderò
ma non ti sposerò!
Io non sorriderò
nella fotografia
della felicità
che il tempo porta via
io non ti chiederò
di rinunciare al mondo
all'eventualità
di dirmi anche di no…
io non ti sposerò!
Per riempire i nostri vuoti con un figlio
e non fare più all'amore prima o poi
ma cercare in fondo al cuore un po' d'orgoglio
per salvare lui…
Io non ti sposerò
per quello che non sei
e se ti perderò
tu non mi perderai
saremo solo due
canzoni senza tempo
le mie come le tue
che sempre canterò
ma non ti sposerò! io non ti sposerò!
Perché l'amore è un altro sì che non si può pretendere
ti spinge all'angolo di un ring ma ti fa vivere…
lo so! e non ti sposerò…
E allora amore mio
abbraccia questa vita
nella sua libertà
con me ti porterò…
e lì ti sposerò!



L'anniversario 
Domenico Modugno - 1976

Il nostro anniversario
non è sul calendario
perché di matrimonio
non si parla fra noi due
diverso il tuo cognome
ma uguale abbiamo il nome
noi ci chiamiamo amore tutt'e due
amore senza data
senza carta bollata
ti sposo ogni mattina e tu rispondi sempre sì
il nostro anniversario
è tutto il calendario
pieno di feste senza lunedì
al nostro matrimonio
milioni di invitati
e come testimoni
tutti gli altri innamorati
noi non giuriamo niente
perché non c'è bisogno
con un contratto non si lega un sogno
come ti sono grato di questa libertà
la libertà di amarti senza essere obbligato
mia rosa senza spine
mia gioia senza fine
compagna amante amica donna mia

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