Novembre
Novembre
Massimiliano D'Ambrosio - Novembre - 2012
Ecco i fiori e i cimiteri,
ecco il freddo del mattino
ecco il vino nei bicchieri
ecco gambe già in cammino.
Ecco la donna che ama
ecco Dio e l'architettura
ecco un corpo che ti chiama
ecco un corpo che profuma.
Ecco il cane che sbadiglia
ecco la cena bruciata
e il telefono non squilla
e la guerra è rinviata.
Ecco i polsi che l'attrice
ha tagliato lentamente
che per essere felice
era troppo intelligente.
Ecco il pranzo dai parenti
ecco gli obblighi, il lavoro
le sconfitte, i tradimenti
le domeniche da solo.
Ecco il tuffo dalla roccia
ecco la frase in ritardo
e l'odore della pioggia
quando trema sull'asfalto.
Ecco i baci, ecco l'amore
ecco il culo delle donne
il concerto in re minore
ecco un'altra notte insonne.
Ecco il cielo della Francia
ecco il fango, ecco novembre
la tua luce nella stanza
e nient'altro che si accende.
Ecco i petali nel libro
ecco i lampi allontanarsi
ecco sembri in equilibrio
ecco cadi e ti rialzi.
Ecco il vento sulla barca
ecco l'ansia, ecco gli esami
ecco il caldo della sciarpa
e il buffone che rimani.
Ecco che non stai a sentirla
ecco che ti vede assente
e tu speri che la birra
che la birra esista sempre
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