Dov'è il tuo cuore?
Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore (Mt 6,21)
Il cuore dell'avaro
In Toscana, grande regione d'Italia, si stavano celebrando con solennità, come succede in questi casi, le esequie di uno straricco. Al funerale era presente il nostro sant'Antonio, il quale, scosso da un'ispirazione subitanea, si mise a gridare che quel morto non andava sepolto in luogo consacrato, bensì lungo le mura della città, come un cane.
E ciò perché la sua anima era dannata all'inferno, e quel cadavere era privo di cuore, secondo il detto del Signore riportato dal santo evangelista Luca: Dov'è il tuo tesoro, lì è anche il tuo cuore.
A questa intimazione, com'è naturale, tutti rimasero sconvolti, ed ebbe luogo un eccitato scambio di pareri. Furono alfine chiamati dei cerusici, che aprirono il petto al defunto. Ma non vi trovarono il cuore che, secondo la predizione del Santo, rinvennero nella cassaforte dov'era conservato il denaro.
Per tale motivo, la cittadinanza lodò con entusiasmo Dio e il suo Santo. E quel morto non fu deposto nel mausoleo preparatogli, ma trascinato come un asino sul terrapieno e colà sotterrato.
(SICCO POLENTONE, Vita di sant'Antonio, n. 35) - da qui.
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