Really delete (Y/N)?
In quasi trent'anni ne ho cancellati di files! La maggioranza volontariamente, rispondendo consapevole Y alla fatidica domanda. Ma di quei files non mi ricordo. L'esperienza che fa piangere e sbattere la testa contro il muro a qualsiasi informatico è quando i dati si cancellano in modo accidentale e non avevi i backup. Quella cacchio di RAM che è volatile come l'uccello padulo e se ne va la corrente sul più bello, dischetti sputtanati a decine, una Y che ti scappa di mano ed invece avresti dovuto rispondere N, un disco fisso che ti molla col rumore di ferraglia che emettono le testine quando atterrano, una fdisk maldestra e da ultimo, pochi giorni fa, la SIM del telefonino che si brucia e perdi tutta la rubrica, decine di nomi numeri e facce di persone caduti in un attimo nell'oblio, contatti da ricostruire. E sì, specie per quanto riguarda i contatti umani, non si può mai dare nulla per consolidato.
Insomma, la memoria aggiuntiva che mi fornisce la tecnologia è tutt'altro che affidabile, fragile protesi di quell'altra CPU contenuta nel case che porto in mezzo alle orecchie, motherboard (e anche fatherboard, anche se solo mother semper certa est) di circa milleduecento grammi con una RAM anch'essa volatile perché quando il cuore interromperà l'alimentazione si cancellerà tutto ma proprio tutto e senza preavviso. I backup, mi raccomando i backup! Rimanere nella memoria altrui, fare copie in rete: qualche file rimane in giro anche dopo, anche se non sarà consentito il restore.
Non che con i libri le cose andassero meglio: qualche stronzo che li mette al rogo, topi e pesciolini d'argento che li rosicchiano, un'alluvione come quella di Firenze del 1966 o quella di Praga del 2002 e sei fritto. Non c'è niente da fare: il cervello finché dura e la tradizione orale per quando non dura più rimangono i più affidabili e duraturi mezzi di conservazione dell'informazione.
A tutto c'è un pro e un contro e le rogne nascono quando io ti dico o tu mi dici: "Sto cercando di dimenticarti". Brava, mettiti d'impegno! A svuotare il mare col cucchiaino si sono cimentati in tanti, avendo tempo a disposizione.
Il problema sono le caratteristiche tecnologiche del supporto. La memoria umana non è come un disco magnetico che cancelli e riscrivi sullo stesso cilindro stessa traccia stesso settore. Purtroppo è invece come il CD: il masterizzatore traccia un solco con il laser che non può essere successivamente "allisciato". In inglese dicono to burn: si brucia, si incendia, come fa l'amore, come fa il dolore. Mi dirai ci sono i CD riscrivibili, ma lì la tecnica di cancellazione è solo logica: elimini il link al dato ma il dato rimane al suo posto vivo e vegeto, non recuperi lo spazio e basta un agente della Polizia Postale neanche tanto esperto per far ritornare a galla ciò che si pensava deleted forever. A meno che non rompi il supporto, lo trituri sotto i tuoi tacchi a spillo, ma non penso che ti convenga.
In quella benedetta RAM biologica il problema è che entra di tutto e non esce quasi niente, complesso selezionare l'input, facile cadere nella trappola del garbage in garbage out. Come fare per dimenticare? Chiodo scaccia chiodo provoca una voragine nel muro. Incasinare i link è come la cancellazione logica. Sembra che non ti ricordi più una faccia una frase un bacio una lite una scopata, ma stanno tutte lì nella parte profonda tra il conscio e l'inconscio e vengono a galla quando meno te l'aspetti: complice una musica, un profumo, un luogo, ma anche un modo di sentire e di ragionare che se siamo stati insieme tanti anni ci siamo masterizzati l'uno con l'altro perché io non sono soltanto io ma sono la risultante degli incontri importanti che mi hanno tatuato il cervello col laser, nel bene e nel male.
Nella psicoanalisi si guarisce cercando di far diventare conscio l'inconscio. Se cerchi di dimenticare fai il percorso opposto e ti ammali. Ti ammali di nostalgia. Vai piuttosto avanti sapendo che mi porti con te. Nelle borsette delle donne entra di tutto: sarò discreto e mi farò leggero, ma sai che vicino allo specchietto e alle chiavi della macchina che hai sempre paura di perdere farò sempre capolino io con i nostri files.
Insomma, la memoria aggiuntiva che mi fornisce la tecnologia è tutt'altro che affidabile, fragile protesi di quell'altra CPU contenuta nel case che porto in mezzo alle orecchie, motherboard (e anche fatherboard, anche se solo mother semper certa est) di circa milleduecento grammi con una RAM anch'essa volatile perché quando il cuore interromperà l'alimentazione si cancellerà tutto ma proprio tutto e senza preavviso. I backup, mi raccomando i backup! Rimanere nella memoria altrui, fare copie in rete: qualche file rimane in giro anche dopo, anche se non sarà consentito il restore.
Non che con i libri le cose andassero meglio: qualche stronzo che li mette al rogo, topi e pesciolini d'argento che li rosicchiano, un'alluvione come quella di Firenze del 1966 o quella di Praga del 2002 e sei fritto. Non c'è niente da fare: il cervello finché dura e la tradizione orale per quando non dura più rimangono i più affidabili e duraturi mezzi di conservazione dell'informazione.
A tutto c'è un pro e un contro e le rogne nascono quando io ti dico o tu mi dici: "Sto cercando di dimenticarti". Brava, mettiti d'impegno! A svuotare il mare col cucchiaino si sono cimentati in tanti, avendo tempo a disposizione.
Il problema sono le caratteristiche tecnologiche del supporto. La memoria umana non è come un disco magnetico che cancelli e riscrivi sullo stesso cilindro stessa traccia stesso settore. Purtroppo è invece come il CD: il masterizzatore traccia un solco con il laser che non può essere successivamente "allisciato". In inglese dicono to burn: si brucia, si incendia, come fa l'amore, come fa il dolore. Mi dirai ci sono i CD riscrivibili, ma lì la tecnica di cancellazione è solo logica: elimini il link al dato ma il dato rimane al suo posto vivo e vegeto, non recuperi lo spazio e basta un agente della Polizia Postale neanche tanto esperto per far ritornare a galla ciò che si pensava deleted forever. A meno che non rompi il supporto, lo trituri sotto i tuoi tacchi a spillo, ma non penso che ti convenga.
In quella benedetta RAM biologica il problema è che entra di tutto e non esce quasi niente, complesso selezionare l'input, facile cadere nella trappola del garbage in garbage out. Come fare per dimenticare? Chiodo scaccia chiodo provoca una voragine nel muro. Incasinare i link è come la cancellazione logica. Sembra che non ti ricordi più una faccia una frase un bacio una lite una scopata, ma stanno tutte lì nella parte profonda tra il conscio e l'inconscio e vengono a galla quando meno te l'aspetti: complice una musica, un profumo, un luogo, ma anche un modo di sentire e di ragionare che se siamo stati insieme tanti anni ci siamo masterizzati l'uno con l'altro perché io non sono soltanto io ma sono la risultante degli incontri importanti che mi hanno tatuato il cervello col laser, nel bene e nel male.
Nella psicoanalisi si guarisce cercando di far diventare conscio l'inconscio. Se cerchi di dimenticare fai il percorso opposto e ti ammali. Ti ammali di nostalgia. Vai piuttosto avanti sapendo che mi porti con te. Nelle borsette delle donne entra di tutto: sarò discreto e mi farò leggero, ma sai che vicino allo specchietto e alle chiavi della macchina che hai sempre paura di perdere farò sempre capolino io con i nostri files.
Commenti