Il cammello e il dromedario


Il cammello e il dromedario
Parole e musica: Antonio Virgilio Savona
Petra Magoni - Musica nuda 2 - 2006


In un deserto un giorno s'incontrarono,
senza volerlo per caso si guardarono,
un dromedario ricco, ed un cammello povero.
Si salutarono, si oltrepassarono,
poi si fermarono, ci ripensarono,
e ritornarono, si riguardarono, e il dromedario disse così:

Beh, perchè, tu ci hai due gobbe ed io ne ho solo una perchè?
Mi guardi imbambolato dalla duna perchè,
continui a masticare e non rispondi, dammene una,
se me la vendi una fortuna ti darò!

Ed il cammello essendo bisognevole,
per un momento si dimostrò arrendevole,
poi si guardò le gobbe, con occhio lacrimevole.
E allor ci ripensò, e se le riguardò,
la testa dondolò, e poi la sollevò, lo sguardo corrucciò,
e il petto si gonfiò, e al dromedario disse così:

Sai che c'è, io resto con due gobbe e tu con una perchè,
non me ne importa della tua fortuna perchè,
son povero ma bello e nerboruto,
e dalla duna io ti saluto e con due gobbe me ne vò!

La, la, la… Così si riconferma che il cammello è bigobbuto,
e il dromedario monogobba resterà!

Il dromedario e il cammello

Una volta un dromedario, incontrando un cammello,
gli disse: - Ti compiango, carissimo fratello:
saresti un dromedario magnifico anche tu
se solo non avessi quella brutta gobba in più.

Il cammello gli rispose: - Mi hai rubato la parola.
È una sfortuna per te avere una gobba sola.
Ti manca poco ad essere un cammello perfetto:
con te la natura ha sbagliato per difetto.

La bizzarra querela durò tutto un mattino.
In un canto ad ascoltare stava un vecchio beduino
e tra sé intanto pensava: - Poveretti tutti e due
ognuno trova belle soltanto le gobbe sue.
Così spesso ragiona al mondo tanta gente
che trova sbagliato ciò che è solo differente.

Gianni Rodari - Il secondo libro delle filastrocche


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