La zebra e il leone



Ebbene si racconta di una zebra che se ne va per grandi prati, va felice, contenta… Ebbene ad un certo punto un leone spunta in mezzo dal canneto e gli si fa davanti e gli salta addosso e lui di colpo volta il sedere e gli dà una smaccata terribile con gli zoccoli in faccia, non soltanto, ma gli fa un pernacchio terribile di smerdatio in faccia. Cieco il leone cerca di andare di qua e dì là e subito l’animale cacciato salta la zebra con una velocità incredibile, il leone gli va di nuovo appresso, lo raggiunge quasi, e di nuovo ecco che la zebra alza il sedere e dà una smorzeccata tremenda, e non contento si rovescia e dà due scarpate di nuovo in faccia, sulla schiena, rotola il leone, si rovescia e ci sono le scimmie tutte intorno che urlano “Eh ma non si fa così’! È il leone, ma bisogna rispettarlo! ma ti pare il modo di agire? d’accordo che quello ti vuole ammazzare,… ma tu devi saper accettare il suo attacco e rispondere con eleganza! Guarda il cavallo, anche il cavallo viene attaccato ma hai notato l’eleganza con cui sfugge al leone quando ci riesce e soprattutto gli scatti stupendi del collo e la rovesciata e l’andare proprio corollando straordinariamente nei suoi gesti un senso di eleganza “mitica”. Quello è il modo di agire! Non il tuo, così rozzo, fatto di sculettamenti così sgarbato,… e poi tutte quelle strisce che hai addosso che confondono il leone! “Eh ma non è mica colpa mia son nato così!” “Eh ma devi migliorarti!”. E si riuniscono, si riuniscono le pantere e tutti gli animali e perfino coloro che sghignazzando normalmente si accontentano di brascicare dentro lo sterco e tutti quanti intorno, tutti gli animali proprio urlano una sentenza: “o migliori, o tu prendi atteggiamenti più corretti nel modo di essere, di agire e di sfuggire anche alla cattura oppure tu non sei più del nostro regno! È meglio che te la fai con quelli che godono tremendamente a sghignazzare e a fare volgarità. Esci dal nostro contesto.” Per la madonna, non ha detto così? E subito ecco che la zebra guarda intorno e cerca di vedere tutti gli animali che sfuggono al leone come le gazzelle per esempio, come si muovono, come saltano, come rovesciano il proprio andare, i muscoli, l’armonia, veramente straordinaria e quando il leone la prossima volta lo aggredisce, ecco che saltella qua e là con eleganza, respira, tira su la sua faccia e soprattutto emette suoni meravigliosi e comincia a correre. Il leone dopo un po’ ha la possibilità di raggiungere, gli è addosso, lo rovescia, lo scanna! E tutte le scimmie che ridono! È morto ma con che eleganza e civiltà.

Dario Fo

Commenti

suburbia ha detto…
Penso che non ci sia bisogno di commenti... qua la morale che si puo' ricavare (se no che favola sarebbe) puo' avere molteplici riferimenti alla realta'. Anzi all'attualita'.
In quanti , ahime', la vedono?
Grazie, al solito, per il contributo.
buon inizio settimana (per me l'ultima di lavoro), ciao

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